Scrittura20 febbraio 2013

Sull’aria non so cosa dire

Sull’aria non so cosa dire, perché mi manca.

Quando qualcosa manca se ne parla, se ne parla senza dire nulla. Nulla di importante, nulla di sostanziale. Nulla che sia letteratura. Dove non c’è conflitto non c’è letteratura.
Quest’aria che manca, però, potrebbe essere letter-aria.
Le lettere stanno sospese, fluttuano: le vedo danzare e comporsi in messaggi.

Ariarosa_Soffione_foto_di_Andrea_Gallo
© foto per gentile concessione di Andrea Gallo, Milano __________

L’aria non si vede. Quando manca si sente.

“Mi manca l’aria, mi togli l’aria”.
Qual è il confine oltrepassato il quale chi mi si avvicina si impossessa della mia aria?
L’aria che occupa il mio spazio vitale, nella quale mi muovo, quella che si sposta con me.

Spostamento d’aria.
Mi muovo e sposto l’aria, sposto piccole porzioni di spazio invisibile, ma non vuoto.

Vuoto d’aria.
Il fiato che si mozza quando, per attimi che scandiscono un tempo sospeso, l’impalpabile elemento in cui galleggiamo abbandona lo spazio e smette di sostenerci.
I fisici lo sanno spiegare con formule e logaritmi.
Il corpo lo avverte con il rivolgimento delle viscere, che si ribellano al sovvertimento dello stato abituale. L’allarme rosso della paura pulsa intermittente nel cuore, nell’attesa angosciata che la caduta si arresti.

Stare senz’aria è come essere senza fiato.
Quando il respiro che ci fa vibrare di vita si ferma, siamo morti. E l’aria cessa di attraversarci. Forse ci lambisce, ma solo esternamente.

L’ora d’aria: nelle prigioni si chiama così la porzione di libertà concessa a chi sta rinchiuso perché dentro le mura l’aria odora di limite.

Ariarosa: ho deciso di colorare questo frammento di aria potabile. Il colore serve a rendersi conto che quest’aria esiste e la posso respirare, ogni volta che lo desidero.
Respiro quando scrivo, mentre la scrittura esce da me.
O forse mi attraversa.

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Una risposta a Sull’aria non so cosa dire

  1. Elena Bertoli scrive:

    E’ stupendo Regina!!! incredibile cosa sei riuscita a creare partendo da una mia semplice frase buttata lì perchè sull’aria non sapevo cosa dire… Bello vedere come da una cosa apparentemente banale si nascondano interi mondi! Grazie!!!

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