Le zucche con quegli stupidi ghigni tutti uguali non le sopporto.
Le streghe finte, i fantasmini, gli scheletri e gli zombies mi fanno pena.
Detesto i branchi di Piccoli Alien inebetiti che, scortati da genitori decerebrati, mi molestano scampanellando e recitando senza convinzione la nenietta “dolcetto scherzetto”.
Ma perché dobbiamo sopportare anche questo?
Non potevano bastare il delirio natalizio, la demenza carnevalesca e il coniglione pasquale?
Era proprio necessario andare a scovare in tradizioni che non ci appartengono l’ennesimo pretesto per far vieppiù rimbecillire i nostri già rincoglioniti minori?
Halloween è una festa che non mi appartiene, non mi piace e sento una tremenda puzza – non di zolfo, ma di “american business”,
A me le zucche piacciono al forno.
I Piccoli Alien non mi piacciono mai.
E quanto alle streghe apprezzo solo quelle vere.
Condivido assolutamente l’iniziativa di un prete, don Pavanello dell’associazione Nuovi Orizzonti [http://www.nuoviorizzonti.org/], che ha deciso di contrapporre La Notte dello Spirito alla notte degli spiriti: una vera notte alternativa, in cui i volontari laici dell’associazione alterneranno musica, spettacolo e momenti di preghiera per ricordare – a chiunque voglia condividere la loro esperienza – che questa è una festa con altissima valenza spirituale, consacrata alle anime e ai santi.
Questo vero scherzetto da prete lo giocherà in laguna, a Venezia e Mestre.
Dal canto mio io – in terraferma – mi barricherò in casa con incenso, candele e canti gregoriani.
E agli scherzetti da deficienti opporrò resistenza.
Amen.
Nice to read your blog