Arte, Viaggi18 febbraio 2013

Blogger a scuola dal sinologo, Casa dei Carraresi, Treviso

Ieri sera, a Treviso, presso la Casa dei Carraresi, Marcatrevigiana.it ha offerto a trenta bloggers l’opportunità unica di condividere l’esperienza di Adriano Màdaro, giornalista appassionato, sinologo e curatore di mostre internazionali dedicate alla Cina e al Tibet.

© foto per gentile concessione di Marcatrevigiana.it

Dopo la visita alla mostra Tibet, tesori dal tetto del mondo, (aperta al pubblico dal 20 ottobre ’12 al 2 giugno ’13) in cui le suggestive immagini scattate da Màdaro nel corso dei suoi 175 viaggi in Oriente, guidavano il visitatore alla scoperta della cultura e della filosofia del buddhismo tantrico tibetano, il giornalista Sergio Zanellato lo ha presentato a una platea attenta e curiosa, intervenuta al Seminario Farsi un’opinione.

Màdaro ha parlato con generosità della sua esperienza, raccontando le scelte che hanno orientato l’allestimento della mostra: ogni pezzo un’emozione e un frammento di vita da narrare.
Nelle sale in cui le imponenti fotografie delle vette più alte del mondo e delle lamaserie inerpicate sulle pendici delle montagne facevano da sfondo a preziose statuine in oro massiccio, costumi e copricapi cangianti, gioielli elaborati, strumenti musicali e oggetti sacri, Màdaro ha messo in scena con perizia secoli di storia e cultura, chiudendo il percorso con un interrogativo stimolante per il visitatore: ciò che sappiamo sulle relazioni tra Cina e Tibet corrisponde a verità?
L’ultima sala riporta l’interessante carteggio tra l’allora presidente della repubblica popolare Cinese, Mao ZeDong e l’attuale Dalai Lama, Tientsin Gyatso. La qualità del rapporto testimoniata dalle lettere sembra improntata al dialogo amichevole.

Cosa accadde dunque nel 1959, data dell’insurrezione di Lhasa e della partenza del Dalai Lama dal paese?

Partendo da questa domanda Zanellato e Màdaro hanno costruito il dibattito e la riflessione su cosa significhi fare giornalismo, costruirsi la propria opinione basata sull’incontrovertibilità dei fatti, darne testimonianza attendibile.

Adriano Màdaro – © foto per gentile concessione di Marcatrevigiana.it

Come si arriva a scrivere?
Come si può ottenere credibilità e autorevolezza?

La ricetta di Zanellato è – a prima vista – semplice: “un pieno di esperienza e un euro di umiltà”. Tutto si può ottenere lavorando sodo e credendo in ciò che si fa.
Le abilità necessarie da coltivare sono la capacità di acquisire conoscenze e di diventare competenti nelle materie prescelte, ma la dote più preziosa è soprattutto quella di saper trasmettere agli altri ciò che si è appreso, arricchendoli della propria esperienza condivisa.
Come fa Màdaro quando racconta il suo amore per la Cina con gli occhi che brillano e la voce vibrante.
“In Cina non si va, ci si ritorna” dice, annunciando il suo 176esimo viaggio. L’ennesimo ritorno in una vita trascorsa a coltivare la passione nata a cinque anni, quando la mamma, maestra, gli portò a casa un riassunto della storia di Marco Polo. Quel libriccino conteneva delle pagine essenziali: alcuni fogli bianchi, su cui si invitava il lettore a completare il percorso dell’esploratore grazie all’utilizzo dell’atlante geografico. Fu così che il piccolo Adriano scoprì l’esistenza del Kazakistan prima ancora di saper leggere e scrivere, cercando di tracciare su quella mappa sconfinata la via più breve tra Venezia ed il Celeste Impero.

Se la passione brucia non si può che andare e nel corso degli anni Màdaro è andato nei più remoti angoli dell’Estremo Oriente, laureandosi con una tesi sulla Rivoluzione Cinese e superando le mille difficoltà create dalla mancanza di relazioni diplomatiche tra Italia e Cina.
Il suo primo viaggio risale al 1976, epoca in cui l’occidente riteneva che il regime di Mao avesse creato l’inferno. “In parte era proprio così” ammette Màdaro, “ma io volevo vedere la realtà con i miei occhi. Quando vado in Cina cerco di inserirmi e di vedere il resto del mondo dalla loro ottica: divento cinese.”

Ecco la ricetta per la tolleranza e la convivenza: comprendere il punto di vista dell’altro. Non significa condividerlo e accettarlo pedissequamente, ma avere l’umiltà e l’apertura mentale di considerare che non esiste solo il punto di vista della cultura occidentale.

L’invito di Màdaro ai giovani blogger è di essere curiosi, cercare, verificare le fonti, non accontentarsi delle verità preconfezionate dalle propagande, esercitare il libero pensiero e usare la ragione.

Il dovere di un giornalista?
Andare a verificare di persona e documentarsi fino a distillare la verità ad ogni costo.

Cosa possono ancora insegnarci la Cina e la sua millenaria cultura?
Un diverso approccio alla produzione e al business e una visione non individualista della vita e della società.
Questo sconfinato paese ci stupisce con l’intraprendenza e la laboriosità del suo popolo e i suoi numeri sorprendenti: 9.460.000 kilometri quadrati di territorio, di cui solo un decimo è coltivabile; un miliardo e mezzo di abitanti che aumenteranno presto in maniera esponenziale perché il controllo delle nascite è stato tolto; città popolose quanto una nazione: Pechino conta 12 milioni di abitanti (wikipedia dice 18 milioni), Shangai 14 milioni. I cinesi hanno acquistato il debito pubblico americano, stanno progettando un aeroporto a Caltanissetta e un porto vicino ad Agrigento, che diventerà una base per i traffici nel Mediterraneo; hanno riempito il vuoto lasciato dalle potenze coloniali in Africa, creando infrastrutture in cambio di materie prime. Sono lungimiranti e attivi.
60.000 studenti cinesi ogni anno vanno a studiare in Germania con borse di studio dello stato tedesco; 75.000 vanno in Inghilterra, 40.000 in Francia, 30.000 in Spagna. In Italia solo 600.
La Cina è una delle grandi opportunità che la globalizzazione offre all’asfittica economia occidentale per rianimarsi, ma se non sapremo coglierla ne verremo sopraffatti e perderemo una grande occasione.

Suggerimento per i giovani: perfezionare competenze specifiche, aprirsi alle nuove opportunità del mercato ed essere disponibili a viaggiare e conoscere nuovi mondi e nuove culture.

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Info su Mostra Tibet: tesori dal tetto del mondo
http://www.laviadellaseta.info/

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